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Notte dei cristalli

 

Con Notte dei cristalli (Reichskristallnacht o Reichspogromnacht) viene indicato il pogrom condotto dai nazisti (SA e SS) nella notte tra il 9 e 10 novembre 1938 in tutta la Germania.

Complessivamente vennero uccise 91 persone, rase al suolo dal fuoco 267 sinagoghe e devastati 7500 negozi. Circa 20-30 mila ebrei vennero deportati nei campi di concentramento di Dachau, Buchenwald e Sachsenhausen.

L'azione violenta e omicida venne giustificata dall'assasinio del diplomatico tedesco in Francia Ernst vom Rath avvenuto il 7 novembre per mano di un ebreo polacco Herschel Grünspan.

La polizia ricevette l'ordine di non intervenire e i vigili del fuoco badavano soltanto che il fuoco non attaccasse anche altri edifici. Tra le poche eccezioni ci fu l'agente Wilhelm Krützfeld che impedí che il fuoco radesse al suolo la Nuova Sinagoga di Berlino, che per la sua azione venne sanzionato internamente.

Nessuno tra i vandali, assassini e incendiari venne processato.

Pare che il nome "notte dei cristalli" sia dovuta ai cocci di vetro che invadevano la mattina successiva le strade della Germania.


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